Rassegna di danza contemporanea al Teatro Nuovo
29 ottobre > 3 novembre ore 21.00
Via Montecalvario, 16, 80134 Napoli NA
Night Stories 29 ottobre – ore 21:00
SHORT STORIES
coreografia Michele Merola
musica composta ed eseguita dal vivo da Natalia Abbascià
costumi Nuvia Valestri
assistente alla coreografia Paolo Lauri
danzatori Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
coproduzione Comune di Bassano del Grappa – Operaestate Festival Veneto
Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia
Durata 28 minuti
Short Stories coinvolge i corpi danzanti in un disegno continuo, costruito su ripetizioni e differenze, momenti di assoli, duetti e partiture corali, un susseguirsi di brevi storie, quadri generati dal sound della musica live: Natalia Abbascià, che suonerà dal vivo, ha creato una colonna sonora che mette insieme suggestive parti liriche per violino e voce solista. I danzatori faranno perdere il senso del confine che separa pubblico e spazio scenico.
I brani che compongono il lavoro si articoleranno come un paesaggio espressivo che lascerà alla soggettività del pubblico la lettura intima dei sentimenti che la danza e la musica suggeriscono.
SKRIK
coreografia Adriano Bolognino
musica Max Richter
disegno luci Gessica Germini
realizzazione costumi Nuvia Valestri
assistente alla coreografia Rosaria Di Maro
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Filippo Begnozzi, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Aurora Lattanzi, Fabiana Lonardo, Giorgia Raffetto, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Durata 30 minuti
Creazione nata nell’ambito di Prove d’Autore – azione del Network Anticorpi XL
Il nuovo lavoro di Adriano Bolognino per la MM Contemporary Dance Company, dal titolo Skrik, si ispira al dipinto L’Urlo di Edvard Munch, opera che ha portato il coreografo a indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo nell’immensità dell’universo. Spiega lo stesso coreografo: “Il grido sordo del quadro – di cui ho deciso di conservare il titolo norvegese “Skrik”, che fonicamente riporta ad un suono sgradevole, un urto, una scossa – sembra deformare il paesaggio donandoci instabilità e paura, conservando comunque la sua immensa bellezza. Aggrappandomi a questo dualismo che sento vicino, ho voluto creare un momento danzante che possa essere un accumulo senza fiato di tutto il malumore di questi ultimi anni, ma anche arrivare agli occhi del pubblico come una cascata rigeneratrice.”
MDMA 2 novembre – ore 19:00
Progetto di Gennaro Maione
progetto e coreografie a cura di Gennaro Maione
danzatrici Roberta Cioci, Luisa Clemente, Aria Maria Ferraro, Federica Marino
musiche Marco Parente
realizzazione costumi Antonio Battistino (Le Cose Belle)
in collaborazione con Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico/CZD
progetto vincitore del bando “ACASA” 2022 promosso da Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico/CZD
Questo lavoro parte da tutte quelle sensazioni che ho provato, da solo, in una sala cinematografica di periferia, attratto dalla curiosità che la pubblicità sui manifesti suscitava in me. È un omaggio al cinema di Dario Argento, autore che ho incontrato nella mia adolescenza e durante la crescita mi ha accompagnato per anni, facendomi appassionare al suo mondo.
È iniziata una ricerca in profondità, dentro il mio lato oscuro e in parte segreto, per rivelare tutte le sensazioni difese e custodite negli anni. Vorrei riuscire a trasformare le atmosfere da lui create nei suoi film in una danza che tiene conto del corpo come elemento insostituibile, e della mente, che è la vera protagonista principale di tutte le diverse umanità da lui raccontate nei suoi film. Un corpo che stimola, tocca e provoca piacere ma può anche soffocare, stringere e uccidere in un sadico dualismo umano e selvaggio, capace di raccontare un mondo di follia e solitudine. Il corpo dei performer attraverserà tutte le forme artistiche che caratterizzano l’estetica di Dario Argento: sarà mansueto e selvaggio, vittima e carnefice, avvolto dal piacere fisico e fiero nella sua nudità. Cercherò di trattare tutte le deviazioni della mente umana descritte nei suoi film e trasportarle nella realtà contemporanea. Mi piacerebbe anche trasformare l’ambiente visionario dei suoi film, in atmosfere rarefatte dove il corpo diventa oggetto dei suoi incubi, trasformandosi nell’architetto di sé stesso.
Ballade 31 ottobre – ore 21:00
produzione MM Contemporary Dance Company
coproduzione Teatro Comunale di Modena
con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia
Lo spettacolo BALLADE ha vinto il Premio Danza&Danza 2022 come miglior produzione italiana
coreografia e regia Mauro Bigonzetti
musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa
disegno luci Carlo Cerri
costumi Silvia Califano
assistente alla coreografia Roberto Zamorano
maestro ripetitore Paolo Lauri
danzatori Filippo Begnozzi, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Aurora Lattanzi, Fabiana Lonardo, Giorgia Raffetto, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa
Durata 50 minuti
La nuova creazione di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company vuole essere un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca.
Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, le sue euforie cancellate, le insensatezze collettive, “i sogni buttati a mare”, ma che nello stesso tempo rilancia anche lo stile di vita di quegli anni, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento.
Un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai danzatori della MMCDC e cucito su una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi protagonisti di quel periodo, da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen, sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP.
La coreografia trae anche ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca: vuole essere un omaggio allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, che in quegli anni operò e produsse i suoi maggiori capolavori. Attraverso una narrazione astratta, la partitura coreografica dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio e della corazza che lo accompagna, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile. Un viaggio che ci porta a scoprire il dolore, l’amore, l’abbandono e la rinascita. Un viaggio simbolico alla ricerca incessante di una nuova rinascita collettiva dove la bellezza arricchisce e guida il nostro cammino.
Your body is a battleground 3 novembre – ore 18:00
coreografia Adriano Bolognino
danza Rosaria Di Maro
collaboratore artistico Andrea Bolognino
musiche Moderat/Jon Hopkins
produzione Körper – Centro Nazionale di Produzione della danza
co-produzione La Biennale di Venezia
Your body is a battleground, che rimanda all’immagine in positivo/negativo di Barbara Kruger, creata e diffusa per la marcia delle donne di Washington nel 1989, grande manifestazione in favore della libertà femminile di autodeterminazione sul proprio corpo e sull’aborto negli USA, vuole indagare nella coscienza di ciascuno e nella consapevolezza sociale dei ruoli oggi. La donna, da sempre simbolo di fertilità e seduzione, è sicuramente la più soggetta alla strumentalizzazione economica, politica, sociale. Chi decide cosa deve fare o non fare? Chi decide cosa deve essere o non essere? Qual è l’ideale femminile adesso? Quali più in generale i modelli e gli ideali umani?
Gli Amanti 3 novembre
coreografia Adriano Bolognino
danzano Rosaria Di Maro e Ines Giorgiutti
musiche Akira Rabelais
co-produzione Körper Centro Nazionale di Produzione della danza / Anghiari Dance Hub Creazione selezionata per Aerowaves Twenty21, Vetrina della giovane danza d’autore Anticorpi XL 2021
“Per quanto tempo resterai nascosto dietro una statua d’argilla?” Calchi perfetti che mostrano le vittime nella posizione in cui morirono. Dal 79 d.C., così per l’eternità. Prendendo spunto dal calco de “gli amanti”, la creazione vuole riportare alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno. Eterno è l’abbraccio in cui i due amanti sono stati ritrovati e al tempo stesso rinchiusi. Si è ipotizzato fossero un uomo e una donna, una madre ed un figlio, due giovani uomini. Il calco è rimasto nascosto al pubblico per anni, nella vana attesa di sciogliere ogni dubbio sulla loro identità. Quel che è certo, è che l’amore li tiene uniti da oltre 2.000 anni, vincendo la morte. Lasciamo all’immaginario degli spettatori il sogno di un amore assoluto. Chiunque essi siano stati, visitiamoli.